Italo Calvino by Il sentiero dei nidi di ragno

Italo Calvino by Il sentiero dei nidi di ragno

Author:Il sentiero dei nidi di ragno
Format: epub
Published: 2014-07-02T04:00:00+00:00


V

Quando Pin si sveglia vede i ritagli di cielo tra i rami del bosco, chiari che quasi fa male guardarli. È giorno, un giorno sereno e libero con canti d’uccelli.

L’omone è già in piedi accanto a lui e arrotola la mantellina che gli ha tolto di dosso.

– Andiamo, presto che è giorno, – dice. Hanno camminato quasi tutta la notte. Sono saliti per oliveti, poi per terreni gerbidi, poi per oscuri boschi di pini. Hanno visto gufi, anche; ma Pin non ha avuto paura perché l’omone col berrettino di lana l’ha sempre tenuto per mano.

– Tu caschi dal sonno, ragazzo mio, – gli diceva l’omone, tirandoselo dietro, – non vorrai mica che ti porti in braccio?

Difatti Pin faticava a tener gli occhi aperti, e si sarebbe volentieri lasciato andare nel mare di felci del sottobosco, fino ad esserne sommerso. Era quasi mattina quando i due sono arrivati allo spiazzo d’una carbonaia e l’omone ha detto: – Qui possiamo far tappa.

Pin s’è sdraiato sul terreno fuligginoso e come in un sogno ha visto l’omone coprirlo con la sua mantellina, poi andare e venire con dei legni, spaccarli, e accendere il fuoco.

Ora è giorno, e l’omone sta pisciando sulle ceneri spente; anche Pin si alza e si mette a pisciare vicino a lui. Intanto guarda l’uomo in faccia: non l’ha ancora visto bene alla luce. Man mano che le ombre diradano dal bosco e dagli occhi ancora appiccicati dal sonno, Pin continuerà a scoprire in lui qualche particolare nuovo: è più giovane di quello che sembrava e anche di proporzioni più normali; ha i baffi rossicci e gli occhi azzurri, e un’aria da mascherone per quella grande bocca maldentata e quel naso spiaccicato sulla faccia.

– Di qui a un po’ ci siamo, – dice a Pin ogni tanto, camminando attraverso il bosco. Non sa fare dei lunghi discorsi, e a Pin non dispiace camminare insieme a lui in silenzio: in fondo ha un po’ di soggezione di quest’uomo che gira la notte da solo ad ammazzare la gente, ed è così buono con lui e lo protegge. La gente buona ha sempre messo in imbarazzo Pin: non si sa mai come trattarli e si ha voglia di far loro dei dispetti per vedere come reagiscono. Ma con l’omone dal berrettino di lana è differente: perché è uno che chissà quanta gente ha ammazzato e può permettersi d’esser buono senza rimorsi.

Non sa parlare altro che della guerra che non finisce mai e di lui che dopo sette anni di alpino è costretto a girare ancora con le armi addosso, e finisce col dire che le uniche a star bene di questi tempi sono le donne, e che lui ha girato tutti i paesi e ha capito che sono la razza più cattiva che ci sia. Questo genere di discorsi non interessa Pin, sono le solite cose che tutti dicono di questi tempi; però delle donne Pin non ha mai sentito parlare così: non è uno come Lupo Rosso che non s’interessa delle donne: sembra che le conosca bene ma che ci abbia un qualche fatto personale.



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